L’Ucraina contava di colpire la Russia via mare. Ma Washington stava segretamente monitorando le sue iniziative. Le rivelazioni in un nuovo leak
MYKOLAIV – La controffensiva ucraina va all’estero. Sempre più spesso, minacciando i cittadini russi in casa loro. La guerra da esportazione contro l’invasore ha appena conosciuto un altro capitolo in escalation: diciassette chili di esplosivo lanciati su Mosca, e precipitati nella sua larga provincia.
Il drone, che sosteneva l’esplosivo, è stato trovato da una residente in un’area boschiva vicino a Noginsk, 50 chilometri a Est della capitale. Nel pomeriggio di domenica scorsa la donna ha riferito alla polizia di aver trovato un «grosso aliante» a 300 metri da casa sua: aveva travolto un albero. Era, in verità, un drone UJ-22 Airborn di fabbricazione ucraina, lungo 3,5 metri: era andato giù perché aveva esaurito il carburante. Al suo interno sono state trovate trenta bricchette, del peso di 570 grammi l’una, cariche di esplosivo. Non si sa da dove il drone sia partito, visto che quel tipo può volare per 800 chilometri.