5 de Dicembre de 2023 00:56

Le Isole Canarie riducono la loro popolazione a rischio di povertà, ma restano la seconda regione più impoverita.

CANARIE: Il 13,4% dei cittadini delle isole ha “grandi difficoltà” ad arrivare a fine mese e il 57,2% non ha la capacità di affrontare “spese impreviste”.

Le Isole Canarie hanno ridotto la loro popolazione a rischio di povertà nel 2022, ma rimangono la seconda regione spagnola nel tasso Arope, che misura il rischio di esclusione sociale.

Secondo l’indagine sulle condizioni di vita pubblicata oggi dall’Istituto nazionale di statistica (INE), il 36,2% della popolazione delle Canarie è a rischio di povertà o esclusione sociale, con un calo di 1,6 punti percentuali rispetto all’anno precedente (2021).

Il dato è tuttavia superiore di oltre 10 punti alla media spagnola.

Infatti, i tassi più alti si trovano in Estremadura (36,9%), nelle Isole Canarie (36,2%) e in Andalusia (35,8%).

Tuttavia, il calo del tasso nelle isole è simile a quello nazionale, dal 27,8% del 2021 al 26% dello scorso anno.

Questo tasso, sottolinea il governo delle Canarie, “è il più basso nella serie storica delle isole, con questo indicatore a partire dal 2014, il primo record pubblicato”.

Nel 2022, spiega l’INE in un comunicato stampa, e tenendo conto del reddito del 2021, in Spagna il tasso di rischio di povertà è diminuito di un punto per i minori di 16 anni e di 1,9 punti per la fascia di età compresa tra 16 e 64 anni.

Al contrario, è aumentato di 1,2 punti per coloro che hanno più di 65 anni.

Sbarcare il lunario
L’indagine INE analizza anche le difficoltà economiche dei cittadini.

Nelle isole, il 13,4% della popolazione ha “grandi difficoltà ad arrivare a fine mese”, la percentuale più alta di tutte le regioni.

La media dell’intero Paese è dell’8,7%.

Alle spalle delle Canarie ci sono l’Andalusia (11,7%) e l’Estremadura (11%).

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