La regina consorte ha scelto di indossare un gioiello creato per la regina consorte Mary con duemiladuecento diamanti, più due davvero speciali – i Cullinan III e IV – appositamente ricollocati nella corona dopo esser stati usati come spilla dalla compianta Elisabetta II. Più uno, il più grande, 18,8 carati e forma di cuore, scelto per rimpiazzare il maledetto Koh-i- Noor, simbolo della storia coloniale britannica.
Il regno di re Carlo III si è aperto all’insegna della frugalità – tagli di spese inutili, sfratti di parenti dalle residenze reali – e della modernità. In linea con questo intento, anche la regina consorte ha fatto alcune scelte importanti, rompendo con la tradizione, come rinunciare alle dame di compagnia e rinunciare alla commissione di una nuova, preziosa corona per il giorno dell’incoronazione, 6 maggio 2023. “Per la prima volta nella storia recente una corona esistente verrà utilizzata per l’incoronazione di una consorte invece di una nuova commissione, nell’interesse della sostenibilità e dell’efficienza”, ha annunciato Buckingham Palace.
Una scelta moderna, quella di Camilla, che tuttavia ha un precedente in Charlotte, consorte di Giorgio II, che nel XVIII secolo per il rito solenne scelse di indossare una corona “riciclata”, già usata cioè a questo scopo da Maria di Modena.