L’atto d’accusa all’Italia nella ricostruzione della Ong Sea Watch. “Non intervenire per salvare quei migranti è stata una scelta politica”
Roma – “Non abbiamo nessuna motovedetta oggi”, rispondono da Tripoli mentre il barcone grigio con 47 persone terrorizzate a bordo sale e scende su onde alte fino a tre metri ormai da 14 ore. “Grazie. Bye bye”, tagliano corto da Roma buttando giù il telefono agli operatori della ong Sea Watch che dalla mattina chiamano tutti i centri di soccorso, Libia, Malta, Italia.