30 de Novembre de 2023 01:10

Mia cara Italia , io vado via…

“Ho 35 anni, sono microbiologo clinico e faccio le valigie perché in Irlanda mi offrono il quadruplo di quanto guadagno qui, 220 mila euro lordi all’anno. Mi hanno cercato loro su Linkedin, ho fatto tre colloqui on-line, dopo una vita passata a spulciare la Gazzetta Ufficiale in cerca di un concorso, ho deciso di salire su quell’aereo. Sono solo l’ultimo di tanti miei compagni di Medicina”. Alessandro Deni, medico bolognese specializzato in microbiologia, spiega perché i dottori se ne vanno, anche se c’è molto bisogno di loro.

“Ho sempre studiato e lavorato, dopo la laurea mi sono specializzato, ho fatto la guardia medica e il vaccinatore, ho vinto un concorso a Mestre e uno a Bergamo come micorbiologo clinico. Ma gli irlandesi mi hanno individuato, cercato, fatto diverse offerte, per la prima volta mi sono sentito davvero valorizzato, non qualcuno che chiede il favore di essere assunto”, spiega Deni senza nascondere l’amarezza per la scelta di dover partire: “Tutta la mia vita è a Bologna: la mia casa, i miei amici, mia moglie. Per me andarmene è una sconfitta. Però i sacrifici della professione medica oggi in Italia sono troppi. Dopo mille concorsi, bisogna essere legati a contrattini di ricerca finanziati con fondi specifici, sempre sospesi al filo di risorse che possono venire a mancare”.

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