L’Unione europea attuerà una nuova procedura burocratica – una sorta di “visto” – per accedere all’area Schengen.
Si tratta dell’ETIAS, il Sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi, un programma che entrerà in vigore a partire dal novembre 2023 e che comporterà, di fatto, un inasprimento dei controlli migratori esistenti, in quanto riguarderà i visitatori stranieri che attualmente non hanno bisogno di alcun tipo di visto per entrare in Europa, nonché i passeggeri in transito.Questa nuova procedura burocratica, concordata dal Consiglio europeo, ha lo scopo di aumentare la sicurezza dei residenti e degli stranieri nel continente, controllando i flussi migratori all’interno dell’area Schengen, un’area che comprende gli Stati membri dell’UE e i quattro Paesi terzi che ne fanno parte: Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein.L’ETIAS sarà inoltre obbligatorio per l’accesso ai quattro Stati membri dell’UE che attualmente non fanno parte dell’area Schengen: Croazia, Bulgaria, Romania e Cipro.Inoltre, il documento sarà richiesto anche per entrare nei microstati europei di Monaco, San Marino e Vaticano.Il visto ETIAS consentirà soggiorni fino a 90 giorni nei Paesi Schengen per turismo o viaggi d’affari, nonché per scali nell’UE con destinazione finale al di fuori dell’UE.
L’ottenimento del “visto” ETIAS, valido per tre anni dalla sua approvazione, consentirà soggiorni fino a 90 giorni nei Paesi Schengen sia per turismo che per affari.Poiché questo documento sarà obbligatorio, sarà richiesto anche ai passeggeri in transito che devono entrare in un Paese europeo per raggiungere la loro destinazione finale al di fuori dell’UE. Senza un’autorizzazione ETIAS, i passeggeri non potranno fare scalo in Europa.