Aveva 94 anni. Nella sua lunghissima carriera ha composto canzoni e colonne sonore passate alla storia. Ha vinto sei Grammy e tre Oscar
È morto il maestro, compositore e premio Oscar Burt Bacharach. Aveva 94 anni. Ha scritto centinaia di canzoni che hanno fatto la storia della musica e anche del cinema. Bacharach è morto mercoledì 8 febbraio nella sua casa di Los Angeles per cause naturali, come ha dichiarato oggi la pubblicista Tina Brausam. Fino all’ultimo ha continuato a comporre musica, come testimoniato dall’amico Elvis Costello che ha raccontato come fossero al lavoro insieme per realizzare una monumentale versione di Painted from Memory, in uscita il 3 marzo.
Bacharach ha collezionato sei Grammy come compositore, arrangiatore e interprete dal 1967 al 2005 e tre Oscar ed è stato uno dei giganti della musica leggera del ventesimo secolo e ha legato la sua fama a successi intramontabili, molti dei quali resi leggendari dall’interpretazione di Dionne Warwick. Tra i brani più famosi, alcuni scritti in coppia con il paroliere Hal David (morto nel 2012): I Say a Little Prayer, I’ll Never fall In love again, Walk on by e Do you know the way to San Jose, Make it easy on yourself, Reach out for me, Anyone who had a heart, The look of love. Ha firmato colonne sonore di film passati alla storia come Arturo, la parodia di James Bond del 1967 Casino Royale, Ciao Pussycat, Butch Cassidy.
Grazie al matrimonio con attrice Angie Dickinson, con cui è stato sposato dal 1966 al 1980, Bacharach comincia a lavorare nel cinema e nelle colonne sonore generando i diversi successi pop che sono entrati nell’immaginario collettivo, non solo come canzoni di film ma anche come citazioni e omaggi. Chi non ricorda l’indimenticabile sequenza del Matrimonio del mio migliore amico? Con Rupert Everett che prima trascina tutta la famiglia della sposa in un coro esilarante e poi nell’originale finale anti happy ending sempre sulle note Say a little prayer. “La canzone fu aggiunta quando venne rigirato parte del film da P.J. Hogan – ci aveva raccontato qualche anno fa lo stesso Everett – Lui è stato una grande fonte di ispirazione per me, ama la gente che canta nei film e sicuramente quella canzone è stato uno dei momenti più importanti della mia carriera”. Per non parlare dell’indimenticabile cameo, con Costello, nella commedia demenziale Austin Powers – La spia che ci provava con Mike Myers.