Non c’è pace per gli amanti delle patatine fritte, e per tutti quegli alimenti, che siano vegetali, cotolette o pezzetti di pesce, da soli o in panatura, fritti e mangiati caldi e croccanti. Da oggi niente più alibi: perché la prestigiosa rivista scientifica Pnas ha appena pubblicato uno studio che decreta che mangiare troppi fritti – ma soprattutto le patatine – provoca infiammazione cerebrale e alterazione del metabolismo dei grassi, con un impatto su ansia e depressione. Tutto il contrario di chi ha sempre creduto che godersi un piatto di patatine calde e croccanti potesse ovviamente far male alla digestione, ma benissimo al buonumore. Il senso dello studio è ridurre al minimo la frittura, che certamente non è la tecnica di cottura più salubre, ma è la regina del cibo di strada di tutto il mondo. E delle papille gustative.
Chi mangia patatine fritte rischia ansia e depressione
Le ultime notizie


I dinosauri potrebbero aver influito su come gli esseri umani invecchiano.
1 de Dicembre de 2023

Lotteria di Natale, ecco i comuni delle Canarie più baciati dalla fortuna
1 de Dicembre de 2023