Un uomo su due e una donna su tre si ammaleranno di cancro nel corso della loro vita, in Spagna. È quanto emerge dai dati forniti giovedì dalla Federación Española de Padres de Niños con Cáncer (Federazione Spagnola dei Genitori di Bambini con Cancro, abbreviato in Fepnc).
L’organizzazione ha sottolineato che in Spagna vengono diagnosticati mediamente 800 nuovi casi di cancro al giorno, oltre 280.000 all’anno, e più di due milioni di persone convivono con questa malattia, considerando sia i pazienti che le persone che gli stanno intorno.
Come ha evidenziato la Fepnc nei giorni scorsi nel corso di una conferenza informativa dal titolo ‘Cancro infantile: Quali diritti devono ancora essere ottenuti?’, nel contesto del mese di sensibilizzazione sul cancro infantile che si celebra a settembre, si verificano casi di discriminazione nel settore accademico e lavorativo nei confronti dei sopravvissuti al cancro infantile.
Inoltre, dalla federazione hanno sottolineato l’importanza che gli adolescenti siano assistiti nelle Unità di Oncologia Pediatrica fino all’età di 18 anni. “Una richiesta storica che in alcuni ospedali del paese continua a non essere soddisfatta e che comporta una serie di effetti negativi per questi pazienti”, ha sottolineato.
Il presidente della Fepnc, Juan Antonio Roca, ha affermato che “gli adolescenti con il cancro hanno bisogni speciali sia dal punto di vista del trattamento, sia a livello medico che psicosociale, che devono essere considerati nella loro assistenza sanitaria in modo completo”.
La sopravvivenza dei bambini con il cancro in Spagna è dell’82 percento. La Coordinatrice della Commissione della Fepnc, Ángeles Hidalgo, ha dichiarato che vogliono concentrarsi “affinché ogni bambino con il cancro sia trattato in un’unità oncologica pediatrica specifica fino all’età di 18 anni, perché è una necessità”.
La sopravvissuta al cancro infantile, Sonia Simón, ha spiegato che “a 15 anni mi fu diagnosticata la leucemia, dal primo momento sono stata in reparto adulti, sono stata cinque ore da sola finché non ho potuto vedere i miei genitori. Ogni ricovero era in reparto adulti e non potevo socializzare con bambini della mia età”.
Inoltre, Concepción Biurrum, tesoriere della Federazione Spagnola contro il Cancro al Seno, ha affermato che “una su otto donne avrà un cancro al seno in Spagna e si registrano più di 28.000 casi all’anno di questa malattia”.