30 de Novembre de 2023 10:43

Ricercatrice dell’università di Parma fra i 30 membri dell’European Mathematical Society

A Cristiana De Filippis uno dei maggiori riconoscimenti scientifici arrivati all’ateneo negli ultimi anni

Cristiana De Filippis, ricercatrice del dipartimento di Scienze matematiche fisiche e informatiche dell’università di Parma, dove insegna Analisi matematica, è stata eletta nella corte iniziale della European Mathematical Society Young Academy, che include soltanto trenta matematici e matematiche in tutta Europa.

L’Accademia è destinata a raccogliere il meglio della matematica europea tra le giovani generazioni e avrà importanti compiti propositivi e consultivi.

La nomina di Cristiana De Filippis – sottolinea l’ateneo – rappresenta un importante riconoscimento non solo personale: è uno dei maggiori riconoscimenti scientifici arrivati all’Università di Parma negli ultimi anni e conferma il livello di assoluta eccellenza della matematica parmigiana.

Paolo Andrei, rettore dell’università di Parma: “Desidero fare le più vive congratulazioni mie e dell’ateneo alla dottoressa De Filippis per questa nomina, che la colloca in un novero ristrettissimo di matematiche e matematici di grande prestigio a livello europeo. Si tratta di un riconoscimento a lei e anche alla scuola di matematica del nostro ateneo, che è davvero di altissimo livello e che con la sua presenza si rafforza ulteriormente”.

Nel curriculum di De Filippis si contano già il G-Research Prize in Gran Bretagna per i suoi contributi al Calcolo delle variazioni, mentre nel 2021 aveva ricevuto il premio Iapichino dell’Accademia Nazionale dei Lincei, consegnatole dal vicepresidente dell’Accademia dei Lincei e recente Premio Nobel Giorgio Parisi.

Dopo il dottorato di ricerca in Matematica conseguito all’Università di Oxford nel 2020 con una tesi in teoria della regolarità, la ricercatrice è tornata in Italia e in particolare a Parma anche se è costantemente invitata da istituzioni ed enti di ricerca a presentare i propri studi.

Oggi i suoi studi l’hanno portata a essere, secondo la banca dati dell’American Mathematical Society, la persona più citata al mondo nel suo anno di dottorato.

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