L’obiettivo di questa misura fiscale è quello di incentivare l’economia circolare, proteggere l’ambiente e incoraggiare comportamenti rispettosi dell’ambiente.
La nuova accisa sulla plastica di 0,45 euro al chilogrammo, che deriva dalla legge sui rifiuti e sul suolo contaminato per un’economia circolare approvata in aprile, entrerà in vigore il 1° gennaio 2023 e si applicherà agli imballaggi non riutilizzabili.
L’obiettivo di questa misura fiscale è incoraggiare l’economia circolare, proteggere l’ambiente, promuovere comportamenti ecologici, correggere le esternalità ambientali e prevenire la produzione di rifiuti.
Venerdì la Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE) ha pubblicato un decreto ministeriale del Dipartimento del Tesoro e della Funzione Pubblica con il modello di liquidazione delle imposte, che sarà il 592, e il modello di rimborso, A22.
Il decreto ministeriale stabilisce la procedura per la sua presentazione e regola l’iscrizione nel registro territoriale, la tenuta della contabilità e la presentazione del registro di magazzino, nonché i codici per l’identificazione dei diversi materiali plastici o le possibili eccezioni alla sua applicazione.
Si tratta di un’imposta indiretta applicata all’utilizzo in territorio spagnolo di imballaggi contenenti plastica non riutilizzabile.
In particolare, saranno soggetti a questa imposta gli imballaggi non riutilizzabili contenenti plastica: vale a dire tutti gli imballaggi destinati a contenere, proteggere, manipolare, distribuire e presentare le merci, nonché altri imballaggi destinati a svolgere le stesse funzioni e che possono essere utilizzati allo stesso modo, a meno che tali articoli non costituiscano parte integrante di un prodotto e siano necessari per contenere, sostenere o conservare tale prodotto per tutta la sua vita utile e tutti i suoi elementi siano destinati a essere utilizzati, consumati o smaltiti insieme.
Inoltre, saranno soggetti alla nuova imposta i semilavorati in plastica per la produzione di imballaggi non riutilizzabili, cioè preforme o fogli termoplastici, e anche i prodotti contenenti plastica per consentire la chiusura, la commercializzazione o la presentazione di imballaggi non riutilizzabili.