Dopo le speculazioni su un’imminente riapertura del Paese, è arrivata la doccia fredda.
Covid, nonostante i lockdown in Cina i numeri continuano a salire: dati più alti da maggio.
Dopo le speculazioni dei giorni scorsi su un’imminente riapertura del Paese nel weekend è arrivata la doccia fredda: la Cina si atterrà “incrollabilmente” agli attuali controlli sul virus, visti i focolai sempre più gravi. Restrizioni anche nell’area della più grande fabbrica di Iphone del mondo. Crescono le “vittime collaterali del lockdown”: ieri una donna si è gettata dal condominio di Hohhot.
Nonostante le restrizioni e i numerosi lockdown, secondo le statiche ufficiali sono 5.643 i casi registrati nella giornata di domenica 6 novembre. Dati che rappresentano ‘un record’ nel Paese.
In Cina continuano a salire i casi di Covid-19. Nonostante le restrizioni e i numerosi lockdown, secondo le statiche ufficiali sono 5.643 i casi registrati nella giornata di domenica 6 novembre. Dati che rappresentano ‘un record’ negli ultimi sei mesi, in quanto non si registravano numeri così alti dallo scorso 2 maggio. E visti i focolai sempre più gravi, la Cina continuerà a mantenere attiva la sua politica ‘zero Covid’, così come annunciato dalla Commissione nazionale per la salute. Una notizia che ha smentito le voci circolate nelle precedenti settimane che prevedevano una riapertura del Paese a partire dal prossimo marzo, e che avevano entusiasmato i mercati cinesi. Poi la smentita: la Cina si atterrà “incrollabilmente” agli attuali controlli sul virus. “Le pratiche adottate fin qui hanno dimostrato che i nostri piani di prevenzione e controllo e una serie di misure strategiche sono completamente corretti”, ha dichiarato la Commissione. Tuttavia, il virus sembra inevitabilmente circolare.