1 de Dicembre de 2023 09:30

Il primo giorno in carcere di Alves

È stata una notte difficile nel Dipartimento del reddito del carcere Brians I di Barcellona. Nonostante il grande movimento che ha quel centro, dedicato in buona parte alla prevenzione dei detenuti, non tutti i giorni arriva un VIP dello sport. La notizia dell’arrivo di Dani Alves si è diffusa rapidamente nel centro. L’ex giocatore del Barcellona e della nazionale brasiliana, accusato di stupro, è stato ricoverato ieri sera tra grandi aspettative.

Il primo giorno in carcere di Alves: esame da parte dei tecnici e problemi con l’acqua calda nelle docce comuni
Il calciatore ha trascorso la sua prima notte in carcere calmo, ma molto abbattuto.

Alves è stato inviato dai Mossos, dopo 17 ore di detenzione e un’apparizione davanti al giudice Concepción Cantón, che alla fine ha ordinato la custodia cautelare. Sconvolto, in preda a un forte sconforto e senza quasi pronunciare una parola, secondo fonti penitenziarie catalane, si è sottoposto alla sessione di rilevamento delle impronte digitali e di fotografia che serve a tutti i nuovi detenuti. La stessa procedura di rilevamento delle impronte digitali e di fotografia era stata seguita anche nella stazione di polizia dei Mossos di Barcellona, a Les Corts, dove era stato portato dopo l’arresto.

Il calciatore ha trascorso la sua prima notte in carcere sereno, ma molto abbattuto
Il primo giorno in carcere di Alves: esame da parte dei tecnici e problemi con l’acqua calda delle docce comuni. È stata una notte difficile quella che ha preceduto questo sabato nel Dipartimento del reddito del carcere Brians I di Barcellona. Nonostante il grande movimento che ha quel centro, dedicato in gran parte alla prevenzione dei detenuti, non tutti i giorni arriva un VIP dello sport. La notizia dell’arrivo di Dani Alves si è diffusa rapidamente nel centro. L’ex giocatore del Barcellona e della nazionale brasiliana, accusato di stupro, è stato ricoverato ieri sera tra grandi aspettative.

Questi sono gli indizi di stupro che accumulano i Mossos contro Dani Alves
Alves è arrivato inviato dai Mossos, dopo 17 ore di detenzione e di comparizione davanti al giudice Concepción Cantón, che alla fine ha ordinato il suo carcere preventivo. Sconvolto, in preda a un forte sconforto e senza quasi pronunciare una parola, secondo fonti penitenziarie catalane, si è sottoposto alla sessione di rilevamento delle impronte digitali e di fotografia che serve a tutti i nuovi detenuti. La stessa procedura di rilevamento delle impronte digitali e di fotografia era stata seguita anche nella stazione di polizia dei Mossos di Barcellona, a Les Corts, dove era stato portato dopo l’arresto.

Alves è approdato questo fine settimana all’ergastolo. Ha trascorso la notte nell’area di detenzione preventiva, con la direzione del carcere che si è assicurata che non fosse solo. L’accompagnamento di un altro detenuto è la principale misura di sicurezza per i nuovi arrivati.

Oggi, mentre aspetta che la sua famiglia gli porti dei vestiti, ha in programma una serie di visite, le solite per ogni nuovo prigioniero… ma non tutte. Il medico deve fare una visita di controllo, aprire una cartella, prendere nota delle eventuali terapie a cui è sottoposto e fare il test della tubercolina, come da protocollo. Poi, questo sabato, avrà un incontro con uno degli educatori del carcere, un avvocato e uno psicologo.

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